Yoga per calmare la rabbia: pratica di Yin Yoga per gestire irritabilità e frustrazione sul meridiano del fegato

Yin Yoga per calmare la rabbia: il ruolo del meridiano del fegato

Ti è mai capitato di sentirti travolgere dalla rabbia o da altre emozioni forti che sembrano restare bloccate da qualche parte dentro di te?

Mi viene chiesto spesso come lo Yoga possa aiutarci a ritrovare calma e serenità.

Da insegnante di Yin, Hatha e Yoga dinamico, accompagno ogni giorno i miei studenti a ritrovare benessere emotivo, mentale e fisico attraverso quest’antica pratica e credo che la risposta a questa domanda si possa comprendere davvero solo provandola in prima persona.

In questo articolo ti spiego come lo Yin Yoga può aiutarti a calmare emozioni intense come la rabbia e l’irritabilità, lavorando sul meridiano del fegato e la sua energia.

Cosa troverai in questo articolo:

Cos’è lo Yin Yoga e perché è diverso dagli altri stili

Perché prendersi cura delle emozioni represse

Il meridiano del fegato: significato emotivo e percorso nel corpo

Disturbi fisici ed emotivi associati al merdiano del fegato secondo la MTC

Il meridiano della cistifellea: il compagno energetico del fegato

Nella pratica: le posizioni di Yin Yoga per il meridiano del fegato

Consigli di lettura

Cos’è lo Yin Yoga e perché è diverso dagli altri stili

Lo Yin Yoga è una pratica di Yoga fisica, ma meditativa che agisce in profondità sui tessuti connettivi, le articolazioni, le cartilagini e al contempo permette di lavorare sulle nostre energie sottili.

Uno stile di Yoga che si colloca perfettamente a metà tra Yoga e Medicina Tradizionale Cinese (spesso abbreviata in MTC) che utilizza gli asana (le posizioni dello Yoga) per lavorare a livello fisico e sottile sulle aree dove l’energia è bloccata attraverso le linee energetiche dei meridiani (ossia: i canali energetici che scorrono all’interno del corpo secondo la MTC) favorendo il rilascio di emozioni e tensioni soppresse.

Ho approfondito i benefici e le peculiarità della pratica dello Yin Yoga confrontandolo con altri stili di yoga più muscolari e Yang come possono essere l’hatha ed il Vinyasa Yoga in un altro blog post qui sul sito, se ti dovesse interessare 👉🏼 lo trovi qui!

Secondo la Medicina Tradizionale Cinese, i meridiani non lavorano mai da soli: ognuno è collegato a un organo e porta con sé una certa qualità energetica, Yin o Yang.

Gli organi di natura Yin sono principalmente responsabili della produzione e dell’immagazzinamento del Qi (l’energia vitale secondo la MTC che nel mondo dello Yoga risponde al nome di Prana),

del sangue e dei fluidi corporei, mentre quelli di natura Yang sono connessi invece al movimento, all’attività e all’espressione verso l’esterno.

Per mantenere equilibrio nel corpo e nella mente, come in tutto ciò che esiste in natura, Yin e Yang non possono esistere separatamente e per questo i meridiani vengono sempre considerati in coppia: a un organo Yin corrisponde un organo Yang che ne completa l’azione e ribilancia l’energia per sostenere le funzioni vitali e l’armonia.

Ad esempio, il fegato (organo Yin) e la cistifellea (organo Yang) sono una coppia che collabora costantemente:
se l’energia di uno ristagna, anche l’altro ne risente, e le emozioni associate possono emergere in modo più intenso.

Le 6 coppie di meridiani principali

  1. Fegato (Yin) – Cistifellea (Yang)
  2. Rene (Yin) – Vescica Urinaria (Yang)
  3. Polmoni (Yin) – Intestino Crasso (Yang)

  4. Milza (Yin) – Stomaco (Yang)

  5. Cuore (Yin) – Intestino Tenue (Yang)
  6. Pericardio (Yin) – Triplice Riscaldatore (Yang) che non corrisponde a un organo fisico specifico, ma piuttosto ad un concetto più effimero ed energetico che assicura che l’energia circoli liberamente in tutto il corpo, completando l’azione del Pericardio e mantenendo equilibrio e armoni

Perché prendersi cura delle emozioni represse

Un antico proverbio cinese recita:

“Se l’energia fluisce, non c’è dolore; se c’è dolore, l’energia è bloccata.”

(“If it flows, it doesn’t hurt. If it hurts, it doesn’t flow”)

Si riferisce al fatto che quando la nostra energia è libera di fluire, il corpo è in equilibrio e si riduce il rischio di malattia.
Al contrario, quando l’energia comincia a stagnare — per qualsiasi motivo — si crea terreno fertile per dolore e malessere.

La pratica dello Yin Yoga ci aiuta a creare spazio nelle aree del corpo in cui si sono accumulate tensioni.

In questo spazio, le emozioni profonde, a lungo sopite (e a volte non immediatamente riconducibili a quella zona specifica) possono emergere in modo naturale durante la pratica.

Il nostro compito, mentre pratichiamo, non è cercare la causa del dolore né aspettarci grandi risposte, ma semplicemente osservare ciò che emerge nel corpo e nella mente, senza giudizio accogliendo ogni sensazione e permettendo loro di sciogliersi liberamente.

posizione di Yin Yoga per abbassare la pressione sanguigna, gestire l'emotività e calmare la rabbia

Il meridiano del fegato: significato emotivo e percorso nel corpo

Il fegato, come sappiamo, a livello anatomico supporta svariate funzioni vitali tra le quali il metabolismo, la digestione, la disintossicazione e la circolazione sanguigna.

Secondo la Medicina Tradizionale Cinese, il fegato è anche fondamentale per il corretto movimento del Qi nel corpo e per la regolazione delle nostre emozioni.

Essendo energia in continuo movimento, quando le emozioni vengono represse o non espresse, la circolazione del Qi può ristagnare, creando un senso di appesantimento energetico che si riflette sia sul corpo che sulla mente.

Quando l’energia del fegato smette di fluire liberamente, l’emozione che più facilmente emerge è la rabbia, accompagnata spesso da frustrazione e irritabilità.

Si crea così un circolo vizioso:

Il fegato che per la Medicina Tradizionale Cinese è l’organo deputato a regolare le emozioni, soffre quando queste vengono represse.
E non parliamo solo della rabbia, ma anche di emozioni come delusione, dolore o rancore.

Trattenendole e cercando di metterle a tacere, l’energia smette di circolare liberamente e si favorisce l’insorgere di infiammazioni, fino ad arrivare a intossicare il corpo come un veleno che nasce da dentro.

Disturbi fisici ed emotivi associati al merdiano del fegato secondo la MTC

Secondo la Medicina Tradizionale Cinese, quando l’energia del fegato è in squilibrio o non scorre liberamente, possono manifestarsi diversi disturbi, sia fisici che emotivi tra i quali:

👉🏼 Problemi digestivi: gonfiore addominale, nausea, difficoltà a digerire.

👉🏼 Mal di testa ed emicranie: soprattutto ai lati della testa o dietro gli occhi.

👉🏼 Disturbi agli occhi: secchezza, vista offuscata, occhi arrossati. Secondo la MTC il fegato governa la salute degli occhi ed è anche legato alla nostra capacità di avere “visione”. Quando l’energia di questo meridiano non è bilanciata potremmo avere difficoltà a scorgere un piano più ampio per il nostro futuro, avere mancanza di immaginazione o, al contrario, rimanere intrappolati nel nostro immaginario senza riuscire a passare all’azione — un aspetto collegato all’energia della cistifellea, come vedremo tra poco.

👉🏼 Problemi ginecologici: cicli irregolari, dolori premestruali, sindrome premestruale intensa, endometriosi, fibromi, sindrome dell’ovaio policistico. Secondo la MTC questi sono disturbi molto spesso legati ad una personale tendenza a reprimere la rabbia.

👉🏼 Rigidità muscolare, crampi e tendiniti: il fegato è responsabile della salute di tendini e legamenti.

👉🏼 Problemi al sonno: risvegli notturni, soprattutto tra l’1 e le 3 del mattino, orario energetico del fegato.

👉🏼 Rabbia, irritabilità, frustrazione: possono manifestarsi sia come esplosioni di collera sia come rabbia repressa. Non a caso, i problemi al fegato sono spesso associati a una tendenza a ricorrere a sostanze come alcool o droghe per sopprimere ciò che si prova, con possibili conseguenze come depressione e apatia.

👉🏼 Difficoltà a lasciar andare situazioni o emozioni.

👉🏼 Senso di oppressione, insofferenza, impazienza, risentimento.


Dove passa il meridiano del fegato nel corpo:

Questo meridiano ha inizio dall’interno dell’unghia dell’alluce e percorre la parte interna e superiore del piede.
Risale lungo la caviglia e poi la gamba fino al bacino, dove si apre leggermente verso l’esterno per proseguire nella parte bassa dell’addome e connettersi con la zona del fegato e della cistifellea, creando un percorso energetico che collega piedi, gambe e torso in un unico flusso.

Stimolare il meridiano del fegato attraverso lo Yin Yoga aiuta a sciogliere le tensioni e a far fluire l’energia bloccata — come abbiamo visto. Ma quindi quali posizioni sono davvero utili per lavorare su questo meridiano e calmare la rabbia e la frustrazione?

Ci arriviamo tra un attimo 😊

Prima, vale la pena fare un piccolo accenno al meridiano della cistifellea, che lavora a stretto contatto con il fegato ed è il suo fedele alleato nel mantenere l’equilibrio energetico all’interno del corpo.

Il meridiano della cistifellea: il compagno energetico del fegato

Il meridiano della cistifellea, in Medicina Tradizionale Cinese, lavora in coppia con quello del fegato e ne completa l’azione.

Se il fegato è legato al libero fluire dell’energia e alla gestione delle emozioni come la rabbia e la frustrazione, la cistifellea governa la nostra capacità di prendere decisioni e di agire con coraggio, al momento giusto.

Quando l’energia della cistifellea è in equilibrio, ci sentiamo lucidi, determinati e pronti a scegliere la direzione giusta. Al contrario, quando è bloccata o in squilibrio, possono emergere indecisione, esitazione, insicurezza e tendenza a rimandare, spesso accompagnate da frustrazione o irritabilità.

Lavorare su fegato e cistifellea nello Yin Yoga non significa soltanto calmare la rabbia, ma anche ritrovare chiarezza mentale e forza interiore, imparando a muoverci nella vita con maggiore fiducia e determinazione.

Dove passa il meridiano della cistifellea nel corpo:

Il meridiano della cistifellea inizia all’angolo esterno dell’occhio e si divide in due rami.
Un ramo corre lungo il lato della testa, sopra l’orecchio, scende su collo e spalla, passa sotto il braccio verso le costole e arriva fino alle anche.
L’altro ramo entra nella guancia, scende fino agli organi di fegato e cistifellea, si ricongiunge al primo ramo diventando una linea singola e prosegue lungo l’esterno della coscia, fino a raggiungere la caviglia e il quarto dito del piede.


Nella pratica: le posizioni di Yin Yoga per calmare la rabbia

Per stimolare il meridiano del fegato e favorire il rilascio delle tensioni emotive e fisiche a lui legate, ci sono alcune posizioni di Yin Yoga che possono risultare particolarmente efficaci tra cui:

  1. Il cigno (nell’Hatha Yoga comunemente conosciuto come il Piccione reale) – che sollecitando i flessori delle anche è in grado di sciogliere le tensioni lungo il percorso del meridiano
  2. La rana – agisce all’interno degli inguini e a livello dell’articolazione delle anche favorendo il rifluire dell’energia
  3. La mezza farfalla (Janu Sirsasana) sollecita l’esterno delle anche, l’inguine ed i lati delle costole (stimolando così anche il meridiano della cistifellea) permettendo alle emozioni represse di emergere e sciogliersi gradualmente
  4. La libellula (Upavista Konasana) – stimola l’esterno della cassa toracica, l’interno delle ginocchia, gambe e inguine
  5. La stringa (Gomukhasana) – stimola invece la parte esterna delle anche, l’interno delle ginocchia stimolandone così le relative articolazioni e permettendo al corpo di liberarsi di blocchi fisici ed emotivi accumulati in queste zone precise

Perchè possano fare effetto e arrivare in profondità le posizioni di Yin Yoga si mantengono a lungo, anche per 4-6 minuti di seguito, prendendole con calma e scendendo al loro interno con grande gradualità e ascolto.

Nota bene:

è importante sciogliere le posizioni con grande attenzione e gentilezza, osservando sempre almeno un minuto di rilascio tra una posizione e l’altra prendendo una posizione neutrale come potrebbe essere Shavasana (sdraiati pancia sopra) o il Coccodrillo (sdraiati, ma in posizione prona) o anche una leggera in dinamica come il Tergicristallo, per dare modo al corpo di assorbire tutti gli effetti della posizione, sia a livello fisico che più sottile e inconscio.

Ora, se ti senti nerd come me, qui qualche consiglio di lettura 🤓📚

In caso sentissi di voler approfondire questi temi, ci sono diversi testi che mi sento di suggerirti come, primo fra tutti, Follow Your Tao scritto da Stephanie Nosco da cui traggo grande ispirazione sia per le lezioni che per il mio studio personale.

La Giuda Completa allo Yin Yoga di Bernie Clark*, pilastro della mia formazione e testo per me fondamentale (anche per non addetti ai lavori) per capire a fondo come lavora lo Yin Yoga, sin dove si spinge non solo a livello fisico, ma anche energetico ed emotivo, e conoscere di più le posizioni di questo stile di yoga (ne esistono alcune che appartengono solo allo Yin Yoga! Lo sapevi?) ed il percorso di ciascuno dei meridiani principali.

E in ultimo, ma non per importanza il Tao Te Ching* testo alla base dello Yin Yoga per quanto riguarda l’aspetto filosofico.

Riguardo al tema della rabbia e alla sua gestione, ti consiglio Spegni il fuoco della rabbia* di Thich Nhat Hanh: da monaco zen buddhista, offre una prospettiva fresca e al contempo profonda, diversa dal consueto approccio occidentale al quale siamo abituati.

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Conclusione

Possiamo dire che lo Yin Yoga è a tutti gli effetti un viaggio interiore: uno stile meditativo in cui il corpo resta apparentemente immobile, mentre dentro di noi si avvertono sensazioni intense e molto profonde.

Non lo pratichiamo per reprimere ciò che emerge, ma per dare spazio alle emozioni e permettere loro di sciogliersi con naturalezza.

Se vuoi sperimentarlo sotto la guida di un’insegnante che ti osservi e segua con attenzione, ti aspetto in studio a Vignola ogni lunedì dalle 18.30 alle 19.30.


Scrivimi via mail per avere maggiori informazioni e prenotare la tua prima lezione,

o per qualsiasi domanda o approfondimento in più su questo tema.

A presto,

Alessandra

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